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Maria Cristina Finucci

The Garbage Patch State at ARCO,Madrid



In questa occasione, María Cristina Finucci ha scelto Madrid per continuare a manifestare l’esistenza del Garbage Patch State, con una collaborazione speciale degli studenti del 3° anno di Design d’Interni dell’IED Madrid, che hanno progettato una mostra per continuare a divulgare la notizia della sua esistenza.

Dopo Madrid, il progetto proseguirà l’11 aprile 2014 presso il museo MAXXI di Roma con una grande installazione che comprenderà l’ambasciata del Garbage Patch State e una scultura lunga 40 metri.

Presso l’IED Madrid, l’intervento artistico sarà articolato in due momenti: un’installazione esterna nella sede dell’IED Madrid, il Palazzo di Altamira, in via Flor Alta, dove, dopo una scenografia spettacolare realizzata con un manto di bottiglie, si nasconde un’altra realtà: all’interno delle bottiglie crescerà un ecosistema, rivelando alla fine del processo che all’interno di questi contenitori sta crescendo un’altra vita.

La seconda parte di questa installazione avrà luogo nel Gabinetto delle Esposizioni del Palazzo di Altamira, con l’interpretazione e la descrizione del processo del progetto realizzato dagli studenti del 3° anno di Design d’Interni dell’IED Madrid sotto la direzione dell’architetta Izaskun Chinchilla e la supervisione di Adriana Cabello e Jimena Merino.

Il curatore dell’installazione all’IED Madrid, Pedro Medina, sottolinea: “Si tratta, in definitiva, di un’arte che incorpori una dimensione attiva e sociale, assumendo anche il carattere esemplare dell’opera d’arte e il suo potenziale come campo di sperimentazione dei problemi attuali, con l’obiettivo di costruire un progetto di futuro di portata internazionale. In questo momento, il lavoro artistico è fondamentale come ambito di creazione di nuovi immaginari e, soprattutto, della sua dimensione interpretativa di fronte a un mondo sempre più complesso, diventando una via verso un orizzonte di forme che dovrà considerare eticamente, politicamente e poeticamente il nuovo contesto globale. WASTELAND mostra un panorama che richiede decisioni, sapendo benissimo che potremo abitare il tempo a venire solo se riusciremo a cambiare i modi di vedere affinché possano emergere nuovi modi di fare mondo.”